io
dire, che sei morto?
Ma hai vissuto solo per un giorno.
Quanta tristezza in uno scherzo
Creatore! a mala pena
sa pronunciare
"Lived" - l'unità della data
nascita e quando tu
nella mia mano
sbriciolato, me
confuso per sottrarre
una delle due quantità
entro un giorno.
II
poi, quali sono i giorni per noi -
niente. Solo
niente. Non puoi appuntarli,
e il cibo degli occhi
non va bene: essi
su sfondo bianco,
non avere un corpo,
invisibile. giorni,
A loro piaci; piuttosto,
cosa può pesare
ridotto di dieci volte
uno dei giorni?
III
dire, che non lo è affatto
voi? ma ciò che
nella mia mano così simile
con te? e colore -
non il frutto del nulla.
Al prompt di chi
ed è così che vengono messe le vernici?
Difficilmente io,
borbottando nodulo
parole, alieno al colore,
immagina questo
smog di tavolozza.
IV
Sulle tue ali
alunni, ciglia -
bellezze, uccelli -
scarti di cui,
Dimmi, sono facce,
ritratto volante?
Quale, raccontare, il tuo caso
particelle, grani
rivela la natura morta:
di cose, se frutta?
e anche la pesca
trofeo esteso.
V
forse, sei un paesaggio,
e, prendendo una lente d'ingrandimento,
troverò un gruppo
ninfa, danza, spiaggia.
C'è luce lì, come il giorno?
o è triste lì,
come di notte? e brillava
cosa c'è dentro
ascese al cielo?
le cui figure sono in esso?
dire, da quale natura
è stato fatto?
NOI
credo che, Che cosa siete -
e quello, e questo:
stelle, persone, soggetto
hai caratteristiche.
Chi era quel gioielliere,
che cosa, sopracciglio non accigliato,
applicato in miniatura
su di loro quel mondo,
cosa ci fa impazzire,
ci prende a tenaglia,
dove sei, come un pensiero su una cosa,
siamo la cosa stessa.
VII
dire, perché modello
tale è stato dato
hai solo un giorno
ai margini dei laghi,
il cui amalgama è per il futuro
mantiene lo spazio?
E ti togli la possibilità
così poco tempo
entrare in rete,
svolazzare nel palmo della tua mano,
al momento dell'inseguimento
per catturare l'allievo.
VIII
Non mi risponderai
non per un motivo
timidezza e non
con i mali, e no
poi, che sei morto.
Vivo, morto -
ma ogni creatura di Dio
come segno di parentela
concesso una voce per
comunicazione, cantando:
estendere il momento,
verbale, della giornata.
IX
E tu sei privato
questo impegno.
ma, ragionamento rigorosamente,
così va meglio: sopra
che inferno essere in paradiso
in debito, nel registro.
Non lamentarti, se
il tuo secolo, il tuo peso
degno di tacere:
anche il suono è un peso.
Disincarnato, del tempo,
sei silenzioso.
X
Senza sentimento, non
vissuto per la paura,
ti arricciati più leggero della polvere
sopra l'aiuola, al di fuori
come una prigione
con il suo soffocamento
il passato con il futuro,
ed ecco perché
quando voli sul prato
voler nutrire,
prende forma
l'aria stessa all'improvviso.
XI
Così fa la penna,
scivolando sulla superficie
taccuino a righe,
non sapere
il destino della tua linea,
dov'è la saggezza, eresia
mescolati, ma fiducioso
colpi alle mani,
nelle cui dita batte la parola
abbastanza stupido,
non rimuovere la polvere dal fiore,
ma il peso sulle spalle.
XII
Tale bellezza
e il termine è così breve,
collegamento, indovina
bocca storta:
non renderlo più chiaro,
cosa veramente
il mondo è stato creato senza uno scopo,
e se con lei,
allora l'obiettivo non siamo noi.
Amico entomologo,
non ci sono aghi per la luce
e no per l'oscurità.
XIII
Dì addio a te?
come la forma del giorno?
ci sono persone, la cui sanità mentale
taglia la tigna
oblio; Ma guarda:
quindi da incolpare
solo quello, quello dietro
non hanno giorni
con un letto per due,
non sogni densi,
non il passato, ma le nuvole
le tue sorelle!
XIV
Tu sei meglio, che niente.
Verneuil: sei più vicino
e più visibile. Ma dentro
cento per cento
sei imparentato con lui.
Nel tuo volo
ha raggiunto la carne;
ed ecco perché
sei in un trambusto
degno di uno sguardo
come un facile ostacolo
tra lui e me.