Mi siedo dietro le sbarre in carcere grezzo.
giovane aquila nutrita in cattività.
Il mio amico triste, sbattere le ali,
becca alimentari sanguinose alla finestra,
beccate, e getta, guardando fuori dalla finestra,
Come se il pensiero di uno con me.
Chiamami e piangere i loro occhi
E vogliono assoluta: “Dai, uletim!
Siamo uccelli liberi; è ora, fratello, è ora!
Là, dove per la nube è la montagna bianca,
Là, bordo mare in cui diventare,
Là, camminare dove solo il vento ... ma io!..”